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il valore strategico di un sistema di monitoraggio RMM + NOC
In un’epoca in cui la continuità dei servizi digitali è essenziale e la cybersicurezza è regolamentata da normative come la direttiva NIS, il monitoraggio proattivo delle infrastrutture IT diventa uno strumento fondamentale per garantire la resilienza operativa e il rispetto degli obblighi normativi.
I servizi offerti da un NOC (Network Operations Center) e un RMM (Remote Monitoring and Management), che uniscono automazione, competenza tecnica e sorveglianza continua, rappresentano oggi una componente chiave nella gestione moderna dei sistemi informativi.
RMM in azione
Un esempio concreto della loro efficacia si è verificato quando il sistema di monitoraggio RMM ha rilevato che il disco di un server aveva raggiunto l’80% della sua capacità.
Un’analisi immediata ha permesso di individuare una cartella che occupava oltre il 60% dello spazio, generata da un checkpoint di un applicativo Spark installato da terze parti. L’intervento tempestivo ha evitato la saturazione del disco e scongiurato un possibile fermo macchina.
In un altro caso, il sistema ha rilevato dei fail check continui su un server critico. Questo comportamento anomalo ha fatto scattare un approfondimento che ha permesso di rilevare tentativi ripetuti di accesso non autorizzato e possibili malfunzionamenti del servizio.
Il sistema ha alzato i livelli di sicurezza e innescato controlli specifici che hanno rafforzato le difese del server, prevenendo una possibile compromissione.
Infine, un terzo episodio ha evidenziato quanto sia essenziale il monitoraggio anche nelle operazioni di routine. Una segnalazione di backup non completato ha portato all’analisi delle performance del disco di destinazione. È stato così identificato un disco lento e ormai difettoso che, se non rilevato per tempo, avrebbe potuto compromettere l’intero processo di backup e il recupero dei dati in caso di emergenza.
Conclusioni
Questi casi illustrano chiaramente il valore aggiunto di un sistema di monitoraggio continuo: rilevare tempestivamente anomalie, intervenire prima che diventino problemi, garantire la conformità alle normative e rafforzare la postura di sicurezza dell’azienda.
E questo si può realizzare unendo gli strumenti precedentemente descritti e l’intervento umano, realizzando di fatto un SOC (Security Operations Center).
In linea con la direttiva NIS (e la sua evoluzione NIS2), che impone requisiti stringenti in termini di gestione del rischio e risposta agli incidenti per gli operatori di servizi essenziali, affidarsi a un NOC rappresenta una risposta concreta e lungimirante.
Non si tratta più solo di “sorvegliare i server”, ma di proteggere la continuità del business, tutelare i dati e prevenire interruzioni che oggi possono causare danni economici e reputazionali molto gravi. Avere un sistema di monitoraggio professionale significa avere il pieno controllo sull’infrastruttura IT. Significa, in altre parole, essere sempre un passo avanti.
Stefano Zantedeschi.